I roccoli e la Val Gandino

Tratto dalla tesi di laurea:
"Il sistema dei roccoli della Val Gandino - proposta per un itinerario ecomuseale"
di Roberto Fratus (con la collaborazione di Daniel Zamblera)
Politecnico di Milano - Facoltà di Architettura

I roccoli e la Val Gandino

LA VAL GANDINO

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Sito web ideato e realizzato da Roberto Fratus. Il materiale presente nel sito è coperto da copyright

I roccoli della valle

info@roccolivalgandino.it

La storia

L'urbanistica

L'economia

Caratteri vegetazionali

Fauna e avifauna

Beni storico-architettonici

Beni naturalistici e ambientali

Piano dei servizi e viabilità

L'URBANISTICA

Pare opportuno estendere le considerazioni su temi a più ampio respiro, come quello territoriale, al fine di cogliere le relazioni e le problematiche che legano l’edificato alle tematiche considerate nel progetto ecomuseale.

I principali centri abitati della valle sono i comuni di Gandino, Leffe, Peia, Cazzano Sant’Andrea e Casnigo, con l’aggiunta delle eventuali frazioni a cui sono legati. Si vuol sottolineare come l’area di progetto in analisi si colloca all’interno di un’area, la Val Gandino, fortemente urbanizzata e con un’alta concentrazione di attività industriali agglomerate, pressoché senza soluzioni di continuità; situazione che del resto, seppur in modo forse meno marcato, caratterizza tutta la media Val Seriana. Tra i comuni non vi è una separazione netta a livello di edificato, si nota piuttosto una continuità che è segno di una recente e diffusa espansione edilizia che si è originata dai centri storici andando ad interessare, successivamente, le aree limitrofe fino a raggiungere i versanti, che si mantengono comunque debolmente antropizzati. L’espansione è dovuta alla posizione dei comuni rispetto alla Valle Seriana e alle sue importanti vie di comunicazione, che hanno un forte rapporto con la Val Gandino.

Questa diffusa urbanizzazione, sostenuta dal notevole sviluppo delle attività artigianali e industriali che caratterizzano l’assetto economico locale, ha conseguentemente artificializzato il territorio, riducendo e marginalizzando, da un lato, gli elementi della naturalità e inducendo non pochi fenomeni di degrado che richiedono l’attivazione di specifici momenti di tutela e di presidio ambientale. In tale attività si sono impegnate da tempo le amministrazioni Comunali, anche coordinate e attivate dalla stessa Comunità Montana, nei cui programmi di sviluppo e di intervento paiono sintetizzate le problematiche e le attese in ordine al riordino urbanistico dell’area e alla tutela ambientale.  

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Scorcio della Val Gandino vista dai monti sopra Leffe

Casnigo e, sullo sfondo, gli altri paesi della Val Gandino

Dal Piano di Assestamento dei beni silvo-pastorali (1) si apprende che l’attività di programmazione e pianificazione territoriale, a cui è demandata la definizione dei nuovi assetti strutturali del territorio, si sviluppa su una serie di iniziative tra cui, quelle più rilevanti per cogliere le possibili ricadute in ordine alle tematiche ambientali, paiono essere:

  • Valorizzazione delle funzioni organizzative ed istituzionali del territorio attraverso l’individuazione degli attori istituzionali operanti nell’area comunitaria (Comunità Montana della Media Valle Seriana, Regione, Provincia, Comuni, A.S.L., Consorzi, Corpo Forestale, Azienda Regionale delle Foreste, A.N.A.S., ecc.); il censimento delle risorse finanziarie, umane, organizzative disponibili; la valutazione dell’efficacia nell’offerta di servizi e promozione di progetti di sviluppo; la discussione delle ipotesi di riorganizzazione territoriale e funzionale, anche in relazione alle previsioni della legge 142/90; il coordinamento, di fatto, dell’attività per sviluppare le possibili sinergie.
  • La redazione del Piano Pluriennale di sviluppo contenente le indicazioni urbanistiche funzionali alla definizione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, coinvolgendo i soggetti economici e sociali presenti e interagenti con la realtà locale.  
  • La definizione di “un’immagine montana della valle” chesappia recuperare di questa sua qualità i vissuti, i valori e icontenuti più intimi e autentici. In tal senso, riconfermando comela sua essenza e la sua volontà montana, ancora e sempre piùcapace di garantire positive ricadute ambientali, non debba esserevelata dal più appariscente e ridondante sviluppo industriale difondo valle. Sottolineando ancora la propria volontà a sostenere ea creare sinergie con quegli ambiti di “marginalità industriale”, per altri versi capace di qualificarla, che possono sostenere epretendere originali e diversificate forme di sviluppo capaci diconcorrere a definire una nuova e complessiva “immagine montanadella valle”.  
  • Valutazione allo scenario economico della Val Gandino, conparticolare attenzione alle componenti:  
    • Agro-forestale: sia per controllare la sua funzioneeconomico-occupazionale, attraverso il sostegno delle produzioniqualificate e di pregio che debbono trovare adeguate forme divalorizzazione, sia per garantire la vitale permanenza del settoreprimario da intendersi anche come fondamentale momento di presidioterritoriale, capace di governare gli equilibri idraulici epaesaggistici del territorio, in buona parte, da esso stessodeterminati; sostegno alla produzione e commercializzazione dellatte di montagna.
    • Turistico-ambientale: approvando e applicando le linee diintervento individuate dalla proposta del programma turistico che,si ricorda, prevede la fruizione delle risorse ambientali,culturali, storiche presenti sul territorio e la creazione di unastruttura di servizio.
    • Commerciale e terziario artigianale: con particolareriferimento alla sua riqualificazione come la proposta di un PianoCommerciale comunitario lascia trasparire.
    • Industriale: ridefinizione del sistema della FormazioneProfessionale, attenzione alla innovazione tecnologica eorientamento alle professioni indispensabili per lariqualificazione del mercato del lavoro. 
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Gandino

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Leffe

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Peia

  • Valutazione dello scenario ambientale con particolare riferimento: alla sua specificità; ai problemi di conservazione, utilizzazione e distribuzione delle risorse idriche ripensata su scala comunitaria; all’utilizzazione del metano per gli usi civili ed industriali, identificato come fonte energetica, il cui uso consenta un miglioramento delle qualità dell’aria della valle; al sistema di smaltimento dei rifiuti con il potenziamento del sistema consortile di raccolta differenziata e la creazione di piattaforme intercomunali; al completamento del sistema di depurazione delle acque reflue della media Valle Seriana e dell’altopiano di Selvino Aviatico; la creazione di siti idonei per lo smaltimento degli inerti; la valorizzazione e la restituzione all’uso pubblico delle aree in fregio al fiume Serio.
  • Attenzione allo scenario insediativo relazionale con particolare riferimento alle esigenze di riorganizzazione dell’armatura urbana, alla valorizzazione dei centri storici, al potenziamento dell’integrazione territoriale della Val Gandino con il sistema urbano capoluogo (Bergamo) e metropolitano (Milano): definizione e realizzazione della viabilità e del sistema di trasporto vallare.

1Piano di Assestamento dei beni silvo-pastorali dei comuni diGandino e Peia (valenza 1995-2010), depositato presso la ComunitàMontana della Valle Seriana

Tratto dalla tesi di laurea:
"Il sistema dei roccoli della Val Gandino - proposta per un itinerario ecomuseale"
di Roberto Fratus (con la collaborazione di Daniel Zamblera)
Politecnico di Milano - Facoltà di Architettura

I roccoli e la Val Gandino

Sito web ideato e realizzato da Roberto Fratus. Il materiale presente nel sito è coperto da copyright

info@roccolivalgandino.it