I roccoli e la Val Gandino

Tratto dalla tesi di laurea:
"Il sistema dei roccoli della Val Gandino - proposta per un itinerario ecomuseale"
di Roberto Fratus (con la collaborazione di Daniel Zamblera)
Politecnico di Milano - Facoltà di Architettura

I roccoli e la Val Gandino

LA VAL GANDINO

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Sito web ideato e realizzato da Roberto Fratus. Il materiale presente nel sito è coperto da copyright

I roccoli della valle

info@roccolivalgandino.it

La storia

L'urbanistica

L'economia

Caratteri vegetazionali

Fauna e avifauna

Beni storico-architettonici

Beni naturalistici e ambientali

Piano dei servizi e viabilità

LA VAL GANDINO - introduzione

A seguito dell'indagine che ha permesso di individuare la diffusione dei roccoli dalla scala nazionale a quella provinciale, è emerso che i roccoli sono notevolmente diffusi nel territorio bergamasco grazie alla conformazione del proprio territorio montano, che è allineato con i flussi migratori dei volatili.

La provincia di Bergamo conta infatti più di 400 impianti di cattura, solo annoverando quelli mantenuti in buono stato di conservazione, i quali si distribuiscono quasi totalmente sulle Prealpi Orobiche. Nel territorio provinciale si possono individuare zone di maggiore concentrazione, tra le quali spicca la Val Gandino (ricompresa nella Val Seriana), con i suoi ben 69 roccoli distribuiti su una piccola porzione di territorio.

La Val Gandino è stata oggetto di un censimento dettagliato, attuato con più sopralluoghi, tramite il quale sono stati analizzati le caratteristiche e lo stato di conservazione di tutti gli impianti di cattura in essa presenti.

L'indagine ha fatto emergere un generico stato di degrado e abbandono delle strutture, incrementato da interventi di riuso (soprattutto ad abitazione) che ne hanno alterato l'aspetto storico.

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Roccolo Pezzoli (P5) in località Poiana

Si sottolinea il rapporto molto forte instaurato dai roccoli analizzati nei confronti del proprio territorio, sia in termini economici, in quanto fonte di sussistenza alternativa all'attività nei campi per le famiglie povere, che a livello territoriale, con le realtà presenti negli ambiti montani e nel fondovalle.

L'attività censuaria del territorio della Val Gandino ha permesso inoltre di individuare i beni storico-architettonici e naturalistico-ambientali in essa presenti, nonché la dotazione dei servizi offerti in ciascun comune della valle. La presenza di tali elementi è da ritenersi di notevole importanza in vista della progettazione di un Ecomuseo del Roccolo, sia per il possibile coinvolgimento diretto che per il valore aggiunto che possono fornire.

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Vista della località San Martinoe, sullo sfondo, i crinali ospitanti molti roccoli

Roccolo (B4) in località San Martino - la Val Gandino vista dal casello

Tratto dalla tesi di laurea:
"Il sistema dei roccoli della Val Gandino - proposta per un itinerario ecomuseale"
di Roberto Fratus (con la collaborazione di Daniel Zamblera)
Politecnico di Milano - Facoltà di Architettura

I roccoli e la Val Gandino

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info@roccolivalgandino.it